Studenti in prima linea per la lotta al bullismo

 

Il giorno 11 maggio si è svolto l’incontro conclusivo del Progetto “Parliamo di… bullismo e cyberbullismo”. Per il quarto anno consecutivo gli alunni del corso C, coordinati dalla docente Prof. Maria De Martino Referente al bullismo dell’Istituto, hanno incontrato insieme ai relatori i compagni delle prime classi. Nell’ incontro sono stati coinvolti anche gli alunni della classe IIIA che ne raccoglieranno il testimone.

Il Progetto prese avvio nell ‘a.s. 2015/16 dalla triste notizia della morte della giovanissima Carolina, la prima vittima del cyberbullismo ed è proprio a lei che ogni anno i ragazzi dedicano l’incontro.

La partecipazione, nello spirito richiamato anche dalla legge n. 71/17 della peer education, di un folto gruppo di ex alunni della classe V C che per primi diedero vita al progetto, ha testimoniato il forte legame con la scuola che li ha formati per cinque anni.

I relatori esterni sono stati il Dr. Vincenzo Gioia, primo Dirigente della Polizia di Stato , l’avv. Immacolata Garofano della Camera Penale di Torre Annunziata e la Dr.sa Tilde Annunziato Psicologa e psicoterapeuta.

Tutti gli esperti hanno coinvolto l’attento uditorio, ognuno per le sue competenze, esaminando il fenomeno del bullismo ed ancor più del cyberbullismo nei diversi aspetti.

Gli interventi degli alunni con le loro relazioni, la lettura di brevi e toccanti messaggi di alunni delle prime classi, raccolti in forma anonima nei giorni precedenti l’ evento, hanno animato l’incontro. Il video che ha visto come protagonisti gli alunni della IV C e la canzone che hanno intonato sul remake della vincitrice di Sanremo, adattata per l’argomento, hanno riassunto bene il messaggio   lanciato ai compagni più giovani.

Il filo conduttore di tutto l ‘ incontro, richiamato dalla D.S. Cinzia Toricco e dai relatori è stato infatti l’esortazione rivolta ai ragazzi a parlare di quanto accade; parlare con gli amici, con i genitori, con i docenti: il dialogo e la partecipazione sono un’arma per sconfiggere il bullismo e, in tanti casi, anche per aiutare chi si rende attore di tali atti a comprenderne la gravità.