L’amore per la musica? Nasce in famiglia: i giovani artisti della Beyond band si raccontano

di Rosi De Luca (V P)

Già a partire dall’anno scorso, nel nostro istituto è stata formata una band musicale dall’unione di più artisti che hanno in comune, sicuramente, una cosa fondamentale: la passione per la musica. Grazie a duro lavoro e perseveranza sono riusciti a portare avanti questo progetto superando gli ostacoli incontrati sul loro percorso per esibirsi al fine di trasmettere qualcosa agli spettatori.
Sicuramente qualcuno avrà delle domande da fare ai nostri artisti e in questo articolo abbiamo proposto dei quesiti  sulla loro passione.

Da che cosa  è nata la tua passione per la musica e per lo strumento che suoni?

MARIANO: “Ho avuto sin da bambino una passione infinita per la musica. Già dai primi anni di vita mio padre mi “nutriva” con artisti del calibro dei Led Zeppelin, Queen, Pink Floyd o anche italiani come De André e Guccini. La passione per il mio strumento principale, la Chitarra è nata quando avevo 9 anni. Mi insegnarono il giro di Do e da lì fu un continuo.”

SIMONA: “Per me la passione per la musica non è stato amore a prima al primo impatto, anzi, devo ammettere che odiavo un po’ vedere mio fratello suonare la chitarra. È stato solo quando mio padre fece ascoltare le canzoni dei Pink Floyd e Dire che iniziai a voler provare a suonare quei brani con la chitarra. Il primo gioiello che ho “imparato” è stato “Wish you were here” appunto dei Pink Floyd. All’inizio è stato molto difficile imparare..ero piccola, avevo più o meno 5 anni e all’inizio mi era difficile fare il Do.”

COSTANTINO: “La passione per la musica è nata con me, l’ho sempre avuta in quanto mio padre fa piano bar e di conseguenza mi ha trasmesso questa passione. Per lo strumento che suono invece, ovvero il pianoforte, è nata da quando avevo 10 anni.”

DAVIDE: “Nella mia famiglia è sempre stata presente in maniera particolarmente radicata la passione per la musica che inevitabilmente da bambino mi è stata trasmessa. Tale passione è presto sfociata in uno studio appassionato e concreto della musica applicato ad una chitarra presente in casa ormai da anni.”

SALVATORE: “La passione per la musica si può dire che l’ho sempre avuta in quanto i miei genitori mi hanno fatto avvicinare ad essa già da piccolo; ho cambiato diversi strumenti (chitarra, clarinetto, flauto ecc…), poi un giorno guardando suonare un mio amico il piano me ne innamorai e oramai sono 4 anni e 1/2  che lo suono”.

Quale artista ti ha ispirato?

MARIANO: “Sono stato ispirato da moltissimi artisti, ma principalmente seguo molto le sonorità di Slash ed Angus Young.”

SIMONA: “Come ho già detto prima, i Pink Floyd è stato il primo gruppo che ho ascoltato e imparato, come appunto i Dire Straits,i Led  Zeppelin, gli Scorpions”

COSTANTINO: “Sono cresciuto con Gigi Finizio , Biagio Antonacci, Eros Ramazzotti e Gianluca Grignani.”

DAVIDE: “Con il passare degli anni e con il conseguente avvicinamento a differenti generi musicali, a volte totalmente differenti, uno solo dei tanti artisti ha cambiato il mio modo di vedere la musica e successivamente di crearla cercando il più possibile di restare fedele allo stile ed al genere musicale di Slowhand, meglio conosciuto come Eric Clapton.”

SALVATORE: “Nessun artista in particolare, ma adoro ascoltare Beethoven.”

Che cos’è per te la muisca?

MARIANO: “Per me la musica è un’arte semplicemente “a tutto tondo”, che ti permette espressività sotto ogni aspetto: sonoro, visivo, poetico, metrico.”

SIMONA: “Per me la musica è arte, sfogo sui propri sentimenti, fuga dal mondo in cui ci troviamo.”

COSTANTINO: “Inizialmente era un hobby, ora per me è passione e sfogo allo stesso tempo.”

DAVIDE: “Per me la musica rappresenta un mezzo, un tramite, un modo di trasmettere sensazioni, sentimenti e pensieri senza l’ausilio di parole o gesti a mio avviso superflui”

SALVATORE: “La musica per me è una pausa da tutto il resto che mi circonda: ci siamo solo io e il mio piano.”

Qual è il tuo genere musicale preferito?

MARIANO: “Mi ritengo un “nomade della musica”, poiché non ho un genere fisso. Vario sempre da momenti in cui amo il rock, a momenti in cui voglio ascoltare solo reggae, ad altri che voglio solo soft pop e così via.”

SIMONA: “Rock assolutamente, ma anche qualcosa di Funky.”

COSTANTINO: “Non ho generi preferiti ma in particolare ascolto pop.”

DAVIDE: “Ovviamente ormai chiaro e deducibile dal mio ispirato, il mio genere è il blues al quale mi sono avvicinato in seguito agli studi teorici e pratici”

SALVATORE: “Nessun genere in particolare, li amo tutti”.

Come ti trovi nella band?

MARIANO: “Mi trovo benissimo. Ho legato con praticamente tutti e tutti sono abili e abbastanza competenti in ciò che fanno.”

SIMONA: “Nella band mi trovo molto bene. Fare nuove amicizie e nel frattempo fare la cosa che ti piace di più, cioè suonare, è una cosa che non capita a tutti.”

COSTANTINO: “Più che band posso dire di trovarmi in una famiglia sono molto contento di aver conosciuto persone speciali come loro.”

DAVIDE: “In passato ho avuto altre esperienze in differenti band e con differenti artisti, e con questo nuovo gruppo ho avuto la possibilità di conoscere e ritrovare persone che condividono la mia stessa passione, orientata in maniera più o meno differente, ma è proprio lì il bello; cosa può mai nascere da un gruppo di persone con idee dello stesso colore se non altre idee e progetti identici ai precedenti”

SALVATORE: “La band dell’anno scorso si può dire che era “la mia band”, questo perché i musicisti li decisi io e molti non facevano parte della nostra scuola, quest’anno gli artisti sono stati scelti da me e il maestro/professore G.SOMMA all’interno del nostro istituto, mi trovo benissimo e sono felice di fare quest’esperienza insieme a persone fantastiche come loro. Ringrazio anche il gruppo di teatro che si è accorpato insieme a noi: persone uniche e stupende.”

Pensi che le tue esperienze musicali (band o vari concorsi) abbiano avuto un impatto positivo sulla tua persona? 

MARIANO: “Ovviamente sì. Tralasciando il lato delle amicizie, avere rapporti e confrontarsi con altri musicisti fa sempre bene ed è sempre un ottimo metodo per allargare i propri orizzonti.”

COSTANTINO: “Sì, in realtà penso che con queste esperienze si possa solo crescere sia a livello sociale che professionale.”

DAVIDE: “Essenziale nello sviluppo professionale in campo artistico è il contatto con persone che esercitano la tua stessa arte, la condivisione di esperienze e competenze è la chiave di uno sviluppo sociale, artistico e personale”

SALVATORE: “Certamente, sono cose che ti formano e ti aiutano nei futuri musicali e noi.”

 

Leggi anche articolo correlato: