Noi e lo straniero, storie di accoglienza dall’Antico Testamento

di Adele Tirelli

Sabato 6 aprile si è svolta all’Its Sturzo di Castellammare di Stabia, guidato dalla Ds Cinzia Toricco, la presentazione del libro “Accogli lo straniero”,  storie esemplari dell’Antico Testamento di Lucio Sembrano, sacerdote diocesano di Sorrento-Castellammare.
L’autore è docente di Sacra Scrittura presso l’Istitu­to di Teologia della Vita Con­sacrata “Claretianum” di Ro­ma e presso la Sezione “San Luigi” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridio­nale di Napoli. Presta servizio presso il Ponti­ficio Consiglio per il Dialogo Interreligioso a Roma. È assistente della Conferenza internazionale Cattolica del Guidismo (CICG-ICCG) per l’Europa e formatore AGESCI.
L’incontro, nato inizialmente dall’esigenza degli alunni della II G, impegnati a svolgere l’UDA “Molti volti, una bandiera” e dal desiderio di approfondire il tema dell’Altro e dell’accoglienza dello straniero, si è poi allargato anche agli allievi della IV e V G opportunamente sollecitati dai loro docenti.
Dopo la proiezione del video nato per il 50° anniversario della Dichiarazione “Nostra aetate” del Concilio Vaticano II, Don Lucio, con il consueto approccio fraterno ed accogliente, si è soffermato a commentare le immagini, bellissime, all’insegna dell’ecumenismo e a rispondere alle molte domande degli allievi e degli insegnanti.
Partendo dall’assunto che la Bibbia è un libro che non perde di attualità, ne è scaturito un dialogo davvero interessante generato dalla domanda se si possa leggere la Bibbia dalla prospettiva del dialogo inter­culturale e interreligioso e se Testamento, politica, sociologia possano convivere o configgono tra loro.
L’avventura dell’esodo dall’Egitto, la conquista della Terra, la sedentarizzazione in Canaan, l’esperienza della diaspora esilica, la ricostruzione del Tempio al ritorno da Babilonia, l’impatto con la cultura ellenistica hanno offerto al popolo d’Israele occasioni di confronto con persone e culture di­verse, che hanno lasciato una traccia viva nella sua storia, a volte segnando in profondità la maniera stessa con cui viene espressa la relazione con YHWH.
Sipporà, Raab, Acan, i gabaoniti, Rut, Naamàn, i niniviti, gli stranieri in Israele e gli ebrei in terra straniera sfidano i cri­stiani a superare le discriminazioni e ad affermare la libertà religiosa e di coscienza, con la consapevolezza ecclesiale e la fiducia che tutte le differenze sono ordinate all’unico popolo di Dio (cf. Lumen Gentium n. 1).
Affacciarsi poi ad alcune storie collocate nei momenti epo­cali della storia biblica potrà aiutare a superare i pregiudizi che molti nutrono su questioni come la violenza nella Bib­bia o la giustizia di Dio.
Nello scenario mondiale odierno, segnato da imponenti mi­grazioni di massa, come sottolinea S.Em. Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, nella prefazione al libro, giunge opportuna la pubblicazione di quest’o­pera di Lucio Sembrano. Attraverso la narrazione di alcune storie bibliche definibili come “esemplari” non perché edificanti, ma per­ché problematiche, come lo sono le vicende dei nostri giorni, essa potrà contribuire a favorire il rispetto e la considerazione per gli stranieri, cogliendo la ricchezza del loro apporto, così da consentire una loro integrazione realmente sostenibile nella nostra società.
Il testo riveste, infine, una grande utilità non solo per am­pliare le proprie conoscenze bibliche, ma anche per la for­mazione degli operatori e dei volontari impegnati nell’ac­coglienza degli immigrati e dei rifugiati e molto si lega alle attività che la nostra scuola svolge da tempo in questa direzione.